Donne, è il momento di occuparci seriamente di longevità riproduttiva

Donne, è il momento di occuparci seriamente di longevità riproduttiva

Donne, è il momento di occuparci seriamente di longevità riproduttiva


Le ovaie delle donne invecchiano precocemente, a una velocità più di due volte superiore a quella degli altri organi. Gli scienziati non hanno ancora individuato le cause di questo fenomeno, che rappresenta una delle domande più importanti rimaste senza risposta nel campo della salute riproduttiva.

Quello che sappiamo è che l’invecchiamento riproduttivo ha un impatto notevole sulla salute delle donne. In una fase storica in cui un numero sempre maggiore di donne posticipa la nascita di un figlio, per esempio, il fenomeno può portare a infertilità, aborti spontanei e difetti congeniti. Le ovaie, inoltre, producono ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, che sono essenziali per la salute generale. Durante la perimenopausa i livelli ormonali fluttuano in modo irregolare, per poi crollare fino ad azzerarsi in menopausa. Questi sbalzi ormonali aumentano il rischio di malattie come la demenza, i disturbi metabolici e la depressione. La metà delle donne in postmenopausa soffre di osteoporosi, un quota che supera di oltre due volte quella degli uomini. La menopausa quadruplica il rischio di problemi cardiovascolari e, in parole povere, fa invecchiare più velocemente il loro corpo delle donne, interferendo indirettamente con il ciclo del sonno accelerando in modo diretto l’invecchiamento cellulare di almeno il 6 %.

Nonostante l’invecchiamento riproduttivo abbia conseguenze sono profonde, non ne comprendiamo gli aspetti più elementari: che cosa lo metta in moto, perché vari così tanto da persona a persona o perché si verifichi così presto. I persistenti tabù della società, i pregiudizi di genere sistemici nella biomedicina e l’enorme carenza di finanziamenti nella ricerca hanno limitato i progressi per lo studio di questi problemi. Nel 2023, però, forze diverse all’interno della società potrebbero finalmente convergere ampliando i fondi per la ricerca dedicata alle donne e sfruttare le scoperte scientifiche per estendere la longevità riproduttiva.

Per cercare di risolvere l’enigma dell’invecchiamento ovarico, negli ultimi anni la no-profit Global consortium for reproductive longevity and equality (Gcrle) ha coinvolto un esercito di scienziati per sviluppare un campo di ricerca più innovativo, sostenibile ed efficace per la salute delle donne. Questi sforzi favoriranno nuove forme di collaborazione e dialogo tra l’industria e gli scienziati accademici, che supereranno i modelli tradizionali e accelereranno la scoperta di nuovi prodotti, strumenti di diagnosi e terapie rivolte alle donne.



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di Jennifer Garrison www.wired.it 2022-12-22 18:00:00 ,

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